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Grazie a un'accurata e approfondita ricerca delle fonti archivistiche la mostra ha preso in esame alcuni dei più preziosi doni che la famiglia granducale fece a santuari e luoghi pii della Toscana, e che sono testimonianza ad un tempo della loro profonda devozione e del loro manifesto sentimento di egemonia espresso anche attraverso l'arte sacra. Arte e fede sono temi molto sentiti dai Medici fin dall'inizio della loro dinastia. Si pensi all'attenzione che papa Leone X Medici aveva posto nel recuperare i "vasi" del padre, Lorenzo il Magnifico, riportandoli a Firenze e facendoli trasformare in reliquiari preziosissimi. O a Clemente VII, a sua volta della famiglia Medici, che aveva incaricato Michelangelo di realizzare una tribuna nella controfacciata della basilica di San Lorenzo a Firenze, chiesa parrocchiale medicea, dove le reliquie dentro gli splendidi reliquiari avrebbero dovuto essere esposte al culto della città nel giorno di Pasqua. Parte di quei vasi-reliquiari sono tutt'ora visibili nelle due cappelle di lato all'altare della Cappella dei Principi e rientrano nel percorso del museo. Il tracciato espositivo si apre con un omaggio alla figura di Cosimo I, iniziatore della dinastia granducale e prosegue rivolgendosi a Ferdinando I de'Medici e alla consorte Cristina di Lorena. Sotto il loro regno, infatti, si costituisce il nucleo originario di una rilevante collezione di reliquie divenuta poi una delle più vaste e ricche d'Europa.